Scudo
Lo Stemma dell'Ordine del Carmelo
Lu prima raffigurazione dello scudo carmelitano appare per la prima volta sul finire del secolo XV. nel 1499, nella copertina di un libro sulla vita di S. Alberto. Ivi il simbolo grafico appare sotto la forma di un “vexillum” (insegna, stendardo, bandiera), che poi andò modificandosi nei dettagli attraverso il passare del tempo fino ad assumere la attuale forma di scudo araldico.
Manca una spiegazione ufficiale del medesimo per quanto esistano varie interpretazioni. Qui di seguito esponiamo quanto ci sembra più veritiero in base alle fonti doriche e più autorevoli.
Nello scudo carmelitano troviamo due elementi fondamentali: una montagna stilizzata, il cui vertice proiettalo nel cicli”, presenta i lati rotondati; e tre stelle d'oro a sei punte, di cui una al cento della montagna e le altre due disposte simmetricamente nel cielo, a destra e a sinistra dei lati della montagna. Appare chiaro il riferimento al monte Carmelo, luogo di origine dell'Ordine Per quanto riguarda le stelle, la stella inferiore potrebbe rappresentare la Vergine Maria Stella del mare, e le due stelle superiori i profeti Elia ed Eliseo. Secondo questa interpretazione esse quindi simbolizzerebbero l'indole mariana dell'Ordine e la sua origine eliana.
Questa interpretazione si base sull'evoluzione storica dello scudo. Nel ricordato primo scudo o “vexillum” ( 1499), non appaiono le stelle, ma nella parte superiore centrale si vede la Vergine dell'Apocalisse in una mandorla di luce, con la luna sotto i piedi e una corona di dodici stelle in testa. Nella parte inferiore al centro appare una montagna stilizzala (= monte Carmelo). A sinistra ella parte superiore vi è un'iscrizione: “Sum Mater et Decor Carmeli” (Sono la Madre e il Decoro del Carmelo). Nell'altro lato vi è un'altra iscrizione: “Elias et Eliseus prophetae, duces Carmelitanum” (Elia e Eliseo profeti guide dei Carmelitani).
Nel “vexillum” delle Costituzioni del 1564. 1593. e del 1602 presso la Vergine appaiono i due profeti Elia ed Eliseo con cartiglio esplicativo. In un libro di Giuseppe Falcone (1595), sono aggiunti due scudi araldici con stilizzazione della montagna e corona ducale e sopra di essa un semicerchio con dodici stelle sono, il “vexillum” secondo il disegno delle Costituzioni del 1564. Nello stesso anno 1595, nei decreti stampati del priore generale Chizzola, dal “vexillum” spariscono le figure della Vergine e dei Profeti e rispettivi cartigli, e appare, sotto la scritta ”Vexillum Carmelitanum”, soltanto lo scudo con corona ducale, e sopra di essa il braccio e la spada di Elia, con la scritta: “Zelo zelatus sum pro Domino Deo exercituum” (Ardo di zelo per il Signore Dio degli eserciti).
In varie province dell'Ordine, già dal secolo XVII, si aggiunge una croce al vertice della montagna: ad esempio nella provincia di Castiglia. La provincia di Sicilia poneva la croce della Terra Santa. La croce che sormonta la montagna è anche usata dagli Scalzi fin dal secolo XVII.
Cf .: B Borchert. L'ImmacuIée dans Viconogrnphie du Carmel in Carmelus, 2 (1955). p. 121-126 (e illustrazioni nn. 19-26). - R. M. Lopez Melús, El escudo del Carmen, Onda, Cesca, 1980.
La raffigurazione dello scudo carmelitano appare per la prima volta sul finire del secolo XV, nel 1499, nella copertina di un libro sulla vita di Sant'Alberto, carmelitano. Ivi il simbolo grafico appare sotto la forma di un "vexillum" (insegna, stendardo, bandiera), che poi andò modificandosi nei dettagli attraverso il passare del tempo fino ad assumere l'attuale forma di scudo araldico. Non c'è stata mai una spiegazione ufficiale del medesimo per quanto esistano varie interpretazioni. Qui di seguito esponiamo quanto ci sembra più adatto secondo gli ultimi documenti dell'Ordine.

Tre stelle
Una corona
Un braccio con una spada di fuoco e un nastro con citazione biblica
Dodici stelle
Simboli aggiuntivi