Tra i libri più antichi della Biblioteca Generale dei Carmelitani di Roma c'è uno splendido volume del 1528. Proveniente da Parigi, l'opera è la prima edizione a stampa del trattato latino Summa de haeresibus et earum confutationibusscritto dal carmelitano Guy de Perpignan (1270-1342), noto anche come Guido Terreni.
L'opera, risalente al XVI secolo, contiene un frontespizio molto interessante. La pagina è incorniciata da eleganti disegni architettonici. All'interno della cornice sono presenti, oltre al nome dell'opera e dell'autore, il timbro dello stampatore fiammingo Jodocus Badius Ascensius.L'immagine mostra un'antica tipografia, con tre persone che lavorano a un torchio di legno.Il disegno riprende il “tiratore”, al centro, nel momento in cui aziona la barra per premere la lastra sul foglio da stampare.
Il “rullatore”, a sinistra, è incaricato di inchiostrare le pagine di caratteri mobili. Il “compositore”, a destra, ha il compito di comporre i testi allineando i caratteri mobili, prelevati dalla cassa tipografica, sulla macchina compositrice. Si notano anche in primo piano due pile di carta, una ancora bianca e una già stampata.
Inoltre la nota di possesso che si legge sul frontespizio [Foto], anch'essa attribuita al XVI secolo, colloca il libro nell'antica biblioteca di Santa Maria in Traspontina, stadio generale dell'Ordine. Questa biblioteca era la sede originaria della maggior parte dei libri più antichi oggi conservati presso la Biblioteca Generale Carmelitana di CISA.