‘Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare,
ho avuto sete e mi avete dato da bere;
ero forestiero e mi avete ospitato,
nudo e mi avete vestito,
malato e mi avete visitato,
carcerato e siete venuti a trovarmi’.
Matteo 25,35-36
I Carmelitani sono chiamati a vivere una vita in ossequio a Gesù Cristo. Questa vita è vissuta in un atteggiamento contemplativo che si esercita in una vita di preghiera, fraternità e servizio in mezzo al popolo. Quando è vissuta autenticamente, la nostra vita contemplativa permette ai Carmelitani di entrare nella vita delle persone e di condividere le loro gioie e speranze, i loro dolori e le loro angosce.
Purtroppo, il mondo è pieno di ingiustizie. I Carmelitani hanno il dovere di aiutare a comprendere le cause di queste ingiustizie, di essere solidali con le sofferenze di coloro che sono emarginati e di partecipare alla loro lotta per la giustizia e la pace. Non possiamo essere sordi di fronte al grido degli oppressi che invocano giustizia. I Carmelitani considerano il Vangelo come la buona novella, dove Gesù Cristo è il liberatore da tutte le forme di oppressione.
La nostra ispirazione eliana, fondamento del nostro carisma profetico, ci invita a rifare oggi con i minores il cammino che il profeta percorse al suo tempo; cammino di giustizia, contro le false ideologie per un’esperienza concreta del vero Dio; cammino della solidarietà, difendendo e mettendosi dalla parte delle vittime dell’ingiustizia; cammino della mistica, lottando per ridare ai poveri la fiducia in se stessi attraverso una rinnovata presa di coscienza che Dio è dalla loro parte. Non possiamo dimenticare che «amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno»; dunque, il nostro impegno per la giustizia favorirà anche la costruzione di un mondo pacificato (cfr. 1 Re 21).
Da Maria impariamo a rileggere gli eventi della storia quotidiana e universale confrontandoli con la Parola di Dio (cfr. Lc 2,19.51) e lasciandoci guidare dallo Spirito per metterci a servizio di chi ha bisogno (cfr. Lc 1,39.56; Gv 2,1-10.)
I Carmelitani riconoscono che tutti abbiamo una responsabilità comune nei confronti del prossimo e del mondo intero. Il creato ci è stato affidato per prendercene cura con amore (cfe. Gen 2,15), e siamo chiamati a promuovere il benessere di tutto il creato e dell'ambiente in cui viviamo. Le grandi problematiche della cura dell'integrità del creato, dei disastri ambientali causati dall'incuria o dalla sete incontrollata di profitto, così come le ricorrenti tragedie dovute a catastrofi naturali, tutto ciò richiede la nostra attenzione e ci spinge a cercare e mettere in atto risposte adeguate.
I Carmelitani vogliono quindi sviluppare una consapevolezza della cura per la nostra casa comune, al fine di promuovere nuove convinzioni, atteggiamenti e stili di vita che portino allo sviluppo di un'ecologia integrale.
Come conseguenza dell'impegno del Carmelo per la giustizia, la pace e l'integrità del creato, i Carmelitani sono stati riconosciuti come Organizzazione Non Governativa (ONG) presso le Nazioni Unite. La ONG Carmelitana è un progetto dei membri della Famiglia Carmelitana di tutto il mondo. Le sue quattro aree di maggiore interesse sono: 1) sviluppo sostenibile e il cambiamento climatico; 2) diritti umani; 3) libertà di religione; 4) istruzione. Essa collabora con molte ONG delle Nazioni Unite, essendo parte della Commissione economica e sociale (ECOSOC) dal 2009.
Carmelite NGO – ONG carmelitana
Per ulteriori informazioni: http://carmelitengo.org
Oltre alla nostra presenza presso le Nazioni Unite, i Carmelitani hanno costituito altre organizzazioni che si impegnano nelle questioni di giustizia, pace e integrità del creato in tutto il mondo.
Indonesian Carmelite NGO