Cominciando il cammino
Dopo aver visto la chiamata dei primi quattro discepoli nel Vangelo della settimana scorsa, questa settimana siamo catapultati nel ministero di Gesù. I Vangeli della quarta, quinta e sesta domenica tratteggiano infatti il ministero di Gesù a Cafarnao.
La scorsa domenica il vangelo sottolineava la chiamata dei discepoli a vivere e operare in partecipazione attiva con Gesù. Per essere “pescatori di uomini” essi hanno dovuto lasciarsi indietro tutto quello che era conosciuto e familiare, compresa la loro fiorente attività di pescatori e le loro famiglie. Hanno dovuto fare un salto nel buio, non sapendo dove il loro cammino con Gesù li avrebbe portati.
Nelle prossime tre domeniche cominceremo a farci un’idea su chi sia Gesù e su che tipo di cammino sia il suo.
Il Vangelo di oggi vede Gesù e i discepoli giungere a Cafarnao, una piccola città sulla riva settentrionale del lago di Tiberiade, la quale sarà la base del ministero di Gesù in Galilea.
Di sabato Gesù e i suoi discepoli frequentano la liturgia sinagogale, durante la quale Gesù offre un insegnamento. Le sue parole colpiscono l’assemblea per la loro autenticità e per quanto esse suonino “vere”. Inoltre, le parole di Gesù non solo smuovono l’assemblea, ma liberano anche un uomo da uno spirito impuro. L’azione di Gesù è in risposta all’affermazione che l’uomo gli pone: “Sei venuto a rovinarci!”: piuttosto che distruggere, Gesù libera l’uomo dallo spirito impuro, guarendolo e restituendogli la sua integrità.
Schiacciare le persone con la forza e l’autorità di Dio non rientra nello stile di Gesù; al contrario, egli vuole liberare e riscattare coloro che sono attanagliati dal male.
Molte persone sono spaventate da Dio; Gesù costantemente dice e mostra che non c’è nessun bisogno di questa paura. Esser Dio è operare benevolmente per il suo popolo, non punirlo. Il potere di Dio guarisce, risana e libera, in modo che tutti noi possiamo crescere e diventare quel popolo che Dio ha sempre sognato noi diventassimo.
I discepoli imparano cose nuove riguardo chi sia Dio attraverso le parole e le azioni di Gesù. In tutto questo vi è una chiamata verso una maggior fede e fiducia nella bontà di Dio.
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Siamo consapevoli che Cristo è presente non solo nel Santissimo Sacramento ma anche nelle Scritture e nei nostri cuori. Anche quando siamo soli continuiamo a far parte del Corpo di Cristo.
Nella stanza che avete deciso di utilizzare per questa preghiera potreste prendere con voi una candela accesa, un crocifisso ed una Bibbia. Questi simboli ci aiutano a ricordarci della sacralità dei nostri momenti di preghiera e possono aiutarci a sentirci uniti con le nostre comunità locali.
Il seguente testo è strutturato in modo che ci sia una guida e il resto di coloro che pregano, ma le parti della guida possono essere ripartite tra i presenti.