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Lunedì, 19 Maggio 2025 08:40

Celebrando in Casa -  VI Domenica di Pasqua

Ricordare e rendere presente (Giovanni 14:23-29)

La lettura del Vangelo di Giovanni d’oggi propone, continuando il ‘Discorso di addio’ (Gv 13,31-17,26), quando Gesù fa una serie di promesse ai discepoli.

Le parole iniziali dicono che coloro che amano Gesù osserveranno la Sua parola. Non si tratta di osservare le regole della strada. Si tratta di permettere alla parola di Gesù di formare i nostri cuori e dare forma alla nostra vita. In tutto il Vangelo di Giovanni la parola che Gesù pronuncia riguarda il suo affetto sconfinato per il Padre e per i discepoli. Un altro dei temi preferiti di Giovanni è che, proprio come il Padre e Gesù dimorano insieme nell'amore, essi verranno a dimorare anche nel cuore del discepolo. È questo legame d'amore che crea la ‘dimora’ di Dio nel cuore del discepolo. Non c'è separazione dal Padre; il discepolo non ha bisogno di cercare un luogo celeste per sperimentare la presenza di Dio.

Gesù promette che il Padre invierà l'Avvocato, lo Spirito Santo, per aiutare i discepoli a ‘ricordare’, cioè a comprendere più profondamente le parole e le azioni di Gesù, in particolare la sua morte e risurrezione. Questo ricordo renderà Gesù presente a loro.

La permanenza nell'amore di Gesù e del Padre porta una pace che non si può trovare in questo mondo, per cui i discepoli non hanno bisogno di avere paura del futuro, nemmeno dell'imminente partenza di Gesù.

Infatti, se stanno già veramente dimorando alla presenza di Dio e di Gesù nel loro cuore, perché mai la sua partenza fisica dovrebbe turbarli? Gesù non pronuncia queste parole nel senso di predire il futuro, ma piuttosto per preparare i discepoli a ‘ricordare’ quotidianamente e a rendere presenti le sue parole e le sue azioni nella loro vita Questo Vangelo ci invita a chiederci se siamo veramente persone che si ricordano di Gesù e permettono al suo Spirito di plasmare le nostre parole, i nostri pensieri e le nostre azioni in modo che egli possa rimanere presente a noi e a coloro che ci circondano.

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